Published Texts
Welcome to our publication platform! You can browse and search for stories and samples from all our writers. Thanks to our translators, each story is available in Czech, Dutch, Italian, Polish, Portuguese, Romanian, Serbian, Slovene and Spanish. Throughout the years, this platform is becoming a growing archive of European literature by the future generation of literary artists. We're sharing stories beyond barriers.
L’Impero romano in 100 date
9 d.C.
11 settembre. Al termine di una cruenta battaglia durata oltre tre giorni nella foresta di Teutoburgo, nella Germania settentrionale, tre intere le gioni romane, comandate dal governatore Publio Quintilio Varo, vengono annientate da una coalizione di popolazioni germaniche guidata da Arminio, capo della tribù dei Cherusci. Lo shock provocato a Roma dalla notizia è enorme: in seguito alla sconfitta Augusto decide di evacuare tutti i territori compresi tra il Reno e l’Elba, conquistati da Druso e poi da Tiberio (i figli della moglie Livia, nati dal primo matrimonio con Tiberio Cl...
Written in IT by Fabio Guidetti
MONDOBOIA
DISCLAIMER: MONDOBOIA è una raccolta di racconti composta da sei cicli (Jedna neobična vest, Ptice ne preleću prigradska naselja, Crtice iz minibusa, Skorosmrtnica, Na usta, Ako ste nas bombardovali). Ogni ciclo comprende cinque racconti che ci introducono ai personaggi e agli eventi delle loro vite, hanno finali aperti, sono spesso privi di introduzione e si collegano l’uno all’altro a livello spaziale. Nel complesso, la raccolta di racconti MONDOBOIA tende ad avere un approccio umoristico e ironico alle tematiche serie della vita quotidiana di persone che vivono un momento storico o intimo d...
Translated from
SR
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IT
by Sara Latorre
Written in SR by Ana Marija Grbic
Anche se non puoi vederne che una goccia
The white cracker who wrote the national anthem knew what he was doing. He set the word “free” to a note so high nobody can reach it.
That was deliberate.
Angels in America (Tony Kushner)
Io e mio padre eravamo per strada verso l’aeroporto. Andavo per un mese in America e per lui venire a salutarmi era questione di vita o di morte. Stavo andando a Charleston, una cittadina sulla costa del South Carolina. Mio padre mi chiese che aspetto avesse il posto e in quel mo mento realizzai di non aver googlato nemmeno una foto.
Sapevo soltanto che c’era stata una sparatoria, nel seminterrato di...
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NL
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IT
by Antonio De Sortis
Written in NL by Rebekka de Wit
Famous Blue Raincoat
And you treated my woman to a flake of your life,
And when she came back she was nobody’s wife.
(Leonard Cohen, Famous Blue Raincoat)
In una roulotte sperduta nel deserto, un uomo tiene fra le mani una lettera. Osserva con insistenza la conclusione: «Distinti saluti, L.C.». Sembra la classica chiusura di una lettera d’affari. L’ha letta d’un fiato e dopo tante frasi decisive, appassionate, scritte con lo scopo di fare il bilancio di tutta una vita, quello che più lo stupisce è: «Distinti saluti, L.C.». Asettico. Tanto impersonale quanto una sentenza di morte in bocca a un giudice. È in viol...
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ES
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IT
by Ilaria Garelli
Written in ES by Aixa De la Cruz Regúlez
Per non vederti
Sai già che ho preso i bambini, i vestiti, le cose del bagno, il cibo biologico diviso in piccole porzioni dentro contenitori di plastica di colori sgargianti come quelli della Benetton, ho preso anche i loro libri, perché la notte è solo con la lettura che riesco a far addormentare Rogério, e non di rado si sveglia qualche ora dopo con un incubo che gli strozza il pomo d’adamo, e io lo abbraccio, come abbracciavo te, Rita, quando facevamo un nido così perfetto che a guardarci dall’alto ci si poteva facilmente confondere con uno di quei simboli cinesi bianchi e neri dove si vedono spieg...
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PT
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IT
by Francesca Leotta
Written in PT by Valério Romão
Diario
21 agosto
Mi chiamo Erik Tlomm e questo è il mio diario. Scrivo su prescrizione dello psichiatra, a quanto pare allo scopo di una più pronta guarigione. Ma a chi dovrei scrivere nello specifico? A lui? A Lina, mia moglie? Non vorrà mica mostrarle quello che scrivo? «Scriva a sé stesso» è stata la risposta dello psichiatra a queste mie perplessità. Ho quindi comprato un quadernetto in pelle e ora mi ritrovo qui, a questa scrivania, a scrivere un diario a me stesso, anche se non riesco a liberarmi della strana sensazione di non stare scrivendo solo per me, ma pure per qualcun’altro – ma chi?
2...
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SL
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IT
by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Mirt Komel
Finalmente hai una stanza tutta per te
Sto scomodo, ma non mi azzardo a muovermi per non svegliarti. Mi stiro la schiena e allevio il dolore. Sto mezzo seduto sul bordo del letto, lasciando il materasso a tua disposizione. Sei caduto in un sonno profondo e ne ap profitto per accarezzarti i capelli con dolcezza. Non ti piace che lo faccia quando sei sveglio.
Era sul divano che mi rifacevo. Quando stavi per crollare dal sonno, cullato da un giorno di giochi e scorribande, ti mettevo a guardare i cartoni animati. In quei momenti ti riempivo di coccole. Accettavi le mie carezze solo perché eri in uno stato di semicoscienza. Ti l...
Translated from
PT
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IT
by Francesca Leotta
Written in PT by João Valente
Un’automobile dell’antica Grecia
Era un caldo giorno di giugno. Solo che allora non si diceva giugno, ma Θαργηλιών o Σκιροφοριών. Due figure si erano lasciate alle spalle le mura di Atene per fare una passeggiata nella natura lungo il fiume Illisso e sostenevano una conversazione amichevole. Parlavano soprattutto d’amore.
Il ragazzo, il più giovane dei due, aveva portato con sé la trascrizione di un discorso, nel quale l’autore sosteneva che l’amore fosse un male, cosa a cui anche lui credeva. A dire il vero non faceva altro che citare quel discorso. L’uomo, il più vecchio dei due, in cuor suo non era d’accordo, ma l’entusia...
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CZ
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IT
by Elena Zuccolo
Written in CZ by Ondrej Macl
La ragazza che ascoltava gli uccelli
Certe volte diventa davvero intollerabile. Questo loro fragoroso becchettìo mi ha svegliata. E come se non bastasse, si sono anche messi a litigare per il boccone più ghiotto, altro che riaddormentarmi. Si sente proprio tutto, malgrado i doppi vetri e gli infissi ben serrati. Quello lì vorrebbe un seme di zucca, quell’altro preferirebbe i semi di lino per la loro simpatica croccantezza, i più giovani s’ingozzano voraci di pane sbriciolato, mentre le femmine non ne vogliono sapere delle palline di grasso. Chi l’avrebbe mai detto che tordi bottacci, pettirossi, cinciarelle e verdoni non so...
Translated from
SL
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IT
by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Agata Tomažič
Non dare da mangiare alle scimmie
Luz aspettava da più di mezz’ora sotto il sole. Ogni tanto, percorreva il marciapiede da un estremo all’altro per sgranchirsi le gambe e alleggerire il peso della pancia. Gli occhi le si muovevano con rapidità tra le macchine che circolavano per strada, soprattutto quando si sentiva un’accelerata. Ma niente.
Decise di ripararsi dal caldo sotto la gronda dell’edificio. Fu allora che, dietro un autobus, apparve zigzagando la piccola macchina rossa. Luz vide Jaime frenare di colpo e suonare ripetutamente il clacson, come se l’a spettasse da un pezzo. Lei rimase un altro po’ all’ombra.
Il ...
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ES
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IT
by Valeria Parlato
Written in ES by Roberto Osa
Distorti
Quella sera mi chiamava, e non sembrava avere alcuna intenzione di smet tere.
‒ Mamma. Mamma!
Lo diceva così, offrendolo a me e alla stanza mentre questa si ritirava in un’oscurità di cera, piena di giocattoli (la sua unica proprietà). Strillò ancora, molto più forte, e allora distolsi lo sguardo e accarezzai il bicchiere di whisky, proprio sul fondo, finché l’umidità non passò sulla punta del mio dito.
La parola era ben cucita al suo cervello fin da quando era piccolo. Rimasi immobile a guardare la forma iridata e caparbia della goccia. Non era certo un crimine lasciare che imparasse ...
Translated from
ES
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IT
by Valeria Parlato
Written in ES by Matías Candeira
Tutti gli uomini diventano fratelli
Quando vidi Andrei andarsene, cominciai a volergli bene. Vidi il suo zaino nero, stracolmo, lo portava sulla schiena come un guscio. Era uno zaino così pieno che ti faceva capire che non era in viaggio, non stava andando da nessuna parte. Se fosse andato così in montagna, forse lo zaino l’avrebbe fatto cadere all’indietro e poi giù in un precipizio. Le cerniere erano malridotte, potevano cedere e scoppiare da un momento all’altro, e immaginavo che lo zaino si sarebbe spiegato, come un airbag, un cuscino gonfiabile, sempre più grande, un paracadute che l’avrebbe sollevato e condotto a destinazi...
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NL
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IT
by Francesco Panzeri
Written in NL by Yelena Schmitz
Vita a metà
Casablanca, 1954
Si isola dal rumore dei bambini che giocano e le rimangono pochi suoni al giorno a cui aggrapparsi disperatamente. Raccoglie le rare voci che attraversano le pareti. Nel giro di pochi mesi conosce tutti i vicini senza mai lasciare la stanza; sa che nell’appartamento accanto passano sempre dei creditori, ma invano, poiché il suo vicino non ha intenzione di pagarli. «Neanche se mi strappano gli organi dal corpo e poi mi fanno fuori» lo sente dire alla moglie quando i creditori se ne sono andati. Quando sente frasi del genere, le sembra di essere parte delle storie e dei segreti...
Translated from
NL
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IT
by Francesco Panzeri
Written in NL by Aya Sabi
Diário de uma Portuguesa em Angola
Per anni e anni sono stata bombardata da racconti sull’Angola. Racconti che andavano da un eccesso all’altro: da chi si innamora del paese e si sente subito a casa, a chi lo odia e non riesce in alcun modo ad adattarsi. Racconti incredibili, quasi da film, tanto che a noi che ascoltavamo non sembravano veri. Ho sempre pensato che fossero esagerati, come tutte le storie che, passando di bocca in bocca, si ingigantiscono. In questo caso, le bocche erano decisamente troppe.
Per anni sono stata indecisa sul voler conoscere o meno un paese così mistico. C’erano momenti in cui pensavo fosse una met...
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PT
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IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Patrícia Patriarca
L’apprendimento
Quando ho costruito il primo, credevo di aver creato un capolavoro. Come un pittore quando finisce il dipinto d’esordio della sua carriera, che rinnegherà con la stessa veemenza con cui l’ha riconosciuta come sua inizialmente. L’ho fatto a mia immagine e somiglianza e, quando per la prima volta gli ho visto la vita negli occhi, è stato come guardarsi allo specchio. Solo grazie all’asincronia del riflesso ho sciolto l’equivoco. Non sono stato modico nelle abilità che gli ho attribuito: forza, agilità, spirito combattivo, una straordinaria capacità strategica. Nonostante questo, ci ho messo solo...
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PT
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IT
by Francesca Leotta
Written in PT by Valério Romão
Non lo ero, ma ora lo sono. Sensibile a ogni variazione atmosferica.
Il vento soffiava la neve prima sul viso, su una sponda del canale, e poi, raggiunto l'altro lato del ponte, sulla schiena, cosa che nel complesso era abbastanza piacevole. Da quella parte il paesaggio si vede anche meglio, senza bisogno di strizzare gli occhi. Il canale non è ancora del tutto ghiacciato, ma lo sarà nel giro di un paio di giorni. È quasi certo. Inizialmente sembrava un'illusione ottica, ma poi si è fatta sempre più nitida l'immagine di un cigno intento a scavare un buco nella superficie semighiacciata, proprio in mezzo al canale. Si impegna e apre una breccia, poco alla volta,...
Translated from
SR
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IT
by Sara Latorre
Written in SR by Marija Pavlović
L'evoluzione di un dente
Ancora 47 notti
L’igienista mi toglie il raschietto dalla bocca.
«Vedi?» chiede, quasi orgoglioso.
Sul raschietto c’è uno strato di saliva grigiastra.
«Questo viene dalla tasca».
Una strana parola per un buco tra la mia gengiva e l’ultimo molare. Una tasca dà l'idea di qualcosa di grande, qualcosa in cui puoi tenere le chiavi, magari anche del gel disinfettante o un telefono. Nella mia tasca ci sono solo dei resti di cibo triturato, vecchi di qualche mese.
Poco dopo arriva anche il dentista e indica la mia mascella sullo schermo del computer. Il dente del giudizio in basso a destra si è...
Translated from
NL
to
IT
by Olga Amagliani
Written in NL by Alma Mathijsen
Un angelo
– Sssh, guarda che viene.
Le persone trattengono il respiro e non si muovono, raccolte nell’an drone. Davanti a loro, passa una donna dentro un soprabito verde, con borsa, scarpe e guanti di pelle di serpente. I suoi tacchi emettono un suono acuto e dai suoi capelli, stretti in uno chignon, pendono alcune ciocche. L’area pedonale è piena di gente, uscita a far compere, ma la donna è una nota discordante, col suo lusso fuori dal comune. Nonostante ciò, nessuno le fischia, anzi alcune persone si spostano dalla sua strada quando la vedono arrivare.
– Dai, ora, – bisbiglia l’uomo più grand...
Translated from
RO
to
IT
by Maria Alampi
Written in RO by Anna Kalimar
Pesce piatto
Galleggio con il viso sott’acqua e resto calma. Non devo attirare l’attenzione, non devo sprecare energia. Basta stare ferma, così. Respirare piano, molto piano. Pluf! Salendo, le bollicine mi solleticano le guance.
All’ultimo momento il mio corpo sarà scosso da un fremito, la pancia si contrarrà per costringere la bocca ad aprirsi e a quel punto, con calma e decisione, tirerò la testa fuori dall’acqua e prenderò una bella boccata d’aria.
«Settantadue secondi!» griderà qualcuno.
Questa è un’abilità che nella vita non ti porta da nessuna parte. Al massimo ti avvicina a te stessa.
Sto sul f...
Translated from
NL
to
IT
by Olga Amagliani
Written in NL by Nikki Dekker
Tornando a casa
Mentre rientrano in macchina, lasciando la città, lui tenta di sdrammatizzare dicendo che è stata una di quelle situazioni impossibili che chiama Tu-cosa-faresti-se?
Lei annuisce. «Queste situazioni non sono il tuo forte», commenta.
«Cosa vuoi dire? Più di così, non so che cazzo avrei dovuto fare.»
«Non dire parolacce, ripete tutto quello che dici.»
Anna dà una scorsa alle sue spalle. Marco è crollato sul seggiolino.
«Vuoi dirmi cos’ho fatto di male?», chiede lui dopo un po’.
«Davide, sei andato fuori di testa. Ti sei messo a fare a botte con il vetro. Se non ci fossi stata io, sar...
Written in IT by Fabrizio Allione