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Welcome to our publication platform! You can browse and search for stories and samples from all our writers. Thanks to our translators, each story is available in Czech, Dutch, Italian, Polish, Portuguese, Romanian, Serbian, Slovene and Spanish. Throughout the years, this platform is becoming a growing archive of European literature by the future generation of literary artists. We're sharing stories beyond barriers.

Bestie voi tutte dei campi

Come al solito, quella mattina si svegliò affamata. Lo starnazzare delle anatre che sorvolavano il tetto risuonò fra le pareti della stanza e la bambina si tirò su dal letto. Le anatre erano arrivate a casa di sua nonna da lontano, forse da un altro continente, sbattendo le ali. Da un giorno all’altro la bambina non era più andata a scuola e l’avevano mandata lì, dalla nonna, che abitava sulla riva di un lago, a chilometri dal paese più vicino. Non interessava a nessuno. I suoi genitori cercavano intimità o stavano lavorando laggiù in città, non era chiaro. Quello di cui non dubitava era il bo...
Translated from ES to IT by Ilaria Garelli
Written in ES by Adriana Murad Konings

MONDOBOIA

DISCLAIMER: MONDOBOIA è una raccolta di racconti composta da sei cicli (Jedna neobična vest, Ptice ne preleću prigradska naselja, Crtice iz minibusa, Skorosmrtnica, Na usta, Ako ste nas bombardovali). Ogni ciclo comprende cinque racconti che ci introducono ai personaggi e agli eventi delle loro vite, hanno finali aperti, sono spesso privi di introduzione e si collegano l’uno all’altro a livello spaziale. Nel complesso, la raccolta di racconti MONDOBOIA tende ad avere un approccio umoristico e ironico alle tematiche serie della vita quotidiana di persone che vivono un momento storico o intimo d...
Translated from SR to IT by Sara Latorre
Written in SR by Ana Marija Grbic

Very Important Person

Ci risiamo, anche oggi ho fissato tutto il giorno gli smaglianti numeretti sull’ascensore. 8… 7… 6… 5… 4… 3… 2… 1…  «Buongiorno, dottor Seljak.» Sempre, lo saluto, sono professionale nel mio lavoro, io.  Mi risponde col silenzio, anche lui è un professionista. Quando mi va bene, una ruga gli illumina il viso, altrimenti di pietra. Quando invece è lui ad avere una buona giornata, allora inarca il sopracciglio destro come a dire: «So bene che sei qui, ma ho pensieri da megadirettore, IO!». Quante volte mi sono riproposto di lasciarlo in pace. Di rendere ignoranza per ignoranza. La mamma, però, m...
Translated from SL to IT by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Andraž Rožman

Manovra

È la fine di gennaio, un sabato, è passato un anno da quando hai lasciato il  cuociriso da lei. Versi il caffè in due tazze e togli le fette dal tostapane. La  zuccheriera è sulla penultima mensola nella credenza sopra i fornelli.  Quando ti ci allunghi, la spalla ti scricchiola in un modo orribile. Lei alza lo  sguardo dal telefono, che è poggiato sulla tavola accanto ai suoi occhiali.  Metti la zuccheriera sul tavolo, ti scusi e seduta in bagno piangi. Se espiri  lentamente riesci quasi a coprire i singhiozzi. A malapena un’eco. Un se greto che condividi con il calendario sulla porta.  Ti la...
Translated from NL to IT by Antonio De Sortis
Written in NL by Simone Atangana Bekono

L'isola

A oggi non so cosa stessi veramente cercando sulle isole. So solo quello che mi sono lasciata alle spalle. Il paese che mi aveva rilasciato il passaporto. La donna che mi aveva messo al mondo. Le cose che si potevano comprare con i soldi. Il mondo che non ero riuscita a cambiare. L’acqua del mare era calda. Di sera il plancton luminescente faceva brillare le onde. Dopo anni di viaggi confondevo i pontili tra i palmeti dai quali salivo su una nuova imbarcazione. Confondevo i nomi delle isole, che iniziavano tutti con le parole koh e nusa. Confondevo gli occhi scuri e i vestiti colorati degli ...
Translated from PL to IT by Giulio Scremin
Written in PL by Urszula Jabłońska

Bubblegum blues

Ventitré euro e quaranta. È la somma che campeggia in cifre verde rana  sullo schermo della cassa della biglietteria. Due pallide mani rugose inseri scono con cautela gli spiccioli gialli e marroni nel pannello scorrevole, uno  ad uno, accanto a una banconota da venti euro. Subito dopo le mani chiu dono la cerniera del borsellino di pelle, mentre la relativa voce femminile emette suoni tranquillizzanti.  – Sta’ un po’ zitto, c’è un biglietto anche per te, – sussurra la signora  al suo cane, che comunque rimane fuori dall’inquadratura. Quando il pan nello scorre nuovamente verso di lei le monet...
Translated from NL to IT by Antonio De Sortis
Written in NL by Carmien Michels

La tapioca

Fu il rombo del motore del furgoncino dell’associazione ad annunciare che era ora di pranzo, in quel giorno in cui il sole, dal tanto ardere, non si vedeva. Il vecchio era sotto l’albero di fico, con addosso una camicia molto sporca tutta sbottonata e con un ghigno ironico sulla bocca chiusa per reggere la sigaretta. Restò fermo a guardare la brasiliana – due grandi aloni d’acqua sotto le ascelle e il retro della divisa anch’esso inzuppato – uscire dal veicolo, andare a prendere i contenitori del cibo e dirigersi verso il capannone che fungeva da cucina, dove era solito stare. «Zio João! Zio ...
Translated from PT to IT by Elisa Rossi
Written in PT by Daniela Costa

Note sulla vita di Frances Donnell

Prologo Nel 1945, Frances Donnell, scrittrice e rinomata avicoltrice, nacque negli Stati Uniti. Nel 1983 finse di morire di lupus, malattia che la tormentava fin dalla giovinezza. Mesi dopo il suo tentativo, si scoprì che erano state tutte dicerie. In seguito a una piccola polemica, di cui tratteremo al momento opportuno, Frances rimase nell’anonimato per alcune decadi. Già nel XXI secolo, arrivò in Spagna con il fardello della malattia, che aveva continuato a opprimerla, alle spalle. Soleva dire di aver lasciato il suo paese nel momento in cui era diventata troppo vecchia per sedersi e scriv...
Translated from ES to IT by Ilaria Garelli
Written in ES by Adriana Murad Konings

L'avvento

Le cose hanno preso una piega inaspettata una domenica mattina di agosto, quando i primi passanti di Place du Parvis Notre Dame, i dipendenti dei bistrot della zona, hanno intravisto l’oggetto, qualcosa di simile a una pallottola gigante poggiata al suolo con la punta verso la cattedrale e la parte posteriore verso la centrale di polizia. A una prima stima, il proiettile misurava circa venti metri in lunghezza e cinque di diametro. I barman e i camerieri si avvicinarono curiosi, ci girarono intorno una volta, fecero un’alzata di spalle e se ne andarono ad aprire i ristoranti. Questo verso le s...
Translated from RO to IT by Andreaa David
Written in RO by Alexandru Potcoavă

Il dilemma dell’ombrello marrone Prima porta a destra Niente

Si è trovato una volta, nel mondo reale, un ombrello marrone. Era di quel  genere di ombrelli grandi, sotto il quale entravano due persone, e aveva un  manico di legno. Risiedeva in un magazzino di surgelati in un angolo pol veroso. In esso alloggiavano alcuni ragni con le gambe lunghe. Una sera… –  era una sera d’estate – l’ombrello aprì gli occhi e decise: “Vado”. Il problema era che l’ombrello marrone non aveva i piedi e non poteva andare  da nessuna parte da solo. Qualcuno doveva portarlo.  Il secondo giorno, al mattino, Carl ha aperto il negozio come al  solito e si è seduto dietro la cas...
Translated from RO to IT by Maria Alampi
Written in RO by Anna Kalimar

Cara, francamente me ne infischio

Marek, stringendomi forte, mi trascina sul letto e il suo volto viene attraversato da un’espressione che mi fa perdere del tutto l’orientamento, come se il nostro letto fosse una valanga, nella quale lui mi ha sprofondato, facendomi dimenticare dov’è l’alto e dove il basso. Tutta la scena, la stretta e la sua espressione, dura appena un secondo, un momento dopo mi estrae dalla valanga e, anche se mi trovo ancora in posizione orizzontale, mi è talmente chiaro dove sia l’alto e dove il basso, da sembrarmi quasi sospetto. E solo a questo punto ne prendo coscienza, solo adesso capisco, anche se so...
Translated from CZ to IT by Elena Zuccolo
Written in CZ by Lucie Faulerová

Tutti gli uomini diventano fratelli

Quando vidi Andrei andarsene, cominciai a volergli bene. Vidi il suo zaino nero, stracolmo, lo portava sulla schiena come un guscio. Era uno zaino così pieno che ti faceva capire che non era in viaggio, non stava andando da nessuna parte. Se fosse andato così in montagna, forse lo zaino l’avrebbe fatto cadere all’indietro e poi giù in un precipizio. Le cerniere erano malridotte, potevano cedere e scoppiare da un momento all’altro, e immaginavo che lo zaino si sarebbe spiegato, come un airbag, un cuscino gonfiabile, sempre più grande, un paracadute che l’avrebbe sollevato e condotto a destinazi...
Translated from NL to IT by Francesco Panzeri
Written in NL by Yelena Schmitz

Pesce piatto

Galleggio con il viso sott’acqua e resto calma. Non devo attirare l’attenzione, non devo sprecare energia. Basta stare ferma, così. Respirare piano, molto piano. Pluf! Salendo, le bollicine mi solleticano le guance. All’ultimo momento il mio corpo sarà scosso da un fremito, la pancia si contrarrà per costringere la bocca ad aprirsi e a quel punto, con calma e decisione, tirerò la testa fuori dall’acqua e prenderò una bella boccata d’aria. «Settantadue secondi!» griderà qualcuno. Questa è un’abilità che nella vita non ti porta da nessuna parte. Al massimo ti avvicina a te stessa. Sto sul f...
Translated from NL to IT by Olga Amagliani
Written in NL by Nikki Dekker

Cambiamento

«Voi prendete l’ascensore, io scendo per le scale» esclama il giovane dottore e si precipita giù facendo tre gradini alla volta. Non può non farcela. Qualche settimana prima, la madre che aveva appena partorito si rivolse al pediatra: il bambino piangeva di continuo. Alla prima visita si sentì dire: «Signora, gli dia da mangiare tutto in una volta, alla fine si calmerà». Nel secondo ambulatorio le dissero: «Non è che una colica. Lei elimini i fritti, il suo latte migliorerà e il bambino smetterà di strillare così». Nello studio privato il medico si mise soltanto a ridere: «Perché mai n...
Translated from PL to IT by Giulio Scremin
Written in PL by Joanna Gierak Onoszko

Le bugie si accumulano in fretta

Non intendevo sollevare un polverone del genere. Ma all’improv viso è successo. Raccontai a scuola dell’incidente stradale, e una cosa tira  l’altra.  Mi ero talmente stufato degli esami che mi alzavo sempre tardi, e  ogni volta mi ripromettevo di iniziare in anticipo per dare una sfogliata alle  cose che non avevo studiato. Dopo il bip-bip esasperante della sveglia di  mia madre, che entrava al lavoro molto presto, ripiombavo in un sonno  profondo, così profondo che sentivo a stento suonare la mia. Mio padre  veniva a buttarmi giù dal letto appena in tempo. Ma ciò non avvenne il  lunedì dell’...
Translated from NL to IT by Antonio De Sortis
Written in NL by Carmien Michels

E dieci dita più in là

POLLICE  Anche se sei al dodicesimo piano, riesci a sentire il rumore del cantiere. Stai  lavando i piatti. Sei rotolata giù dal letto, ti sei infilata un paio di boxer e a  seno scoperto, senza calzini hai iniziato a fare i piatti sporchi. Siccome l’ac qua calda non è uscita subito dal rubinetto, hai dimenticato di aprire  quella fredda, per cui l’acqua adesso è troppo calda e fa male alle mani. Quando le togli dall’acqua sono paonazze.  Tutto il piano di lavoro è ricoperto di stoviglie da lavare. In cucina ci sono  pentole anche per terra, e pirofile in vetro, e pile di piattini con degli av...
Translated from NL to IT by Antonio De Sortis
Written in NL by Joost Oomen

Vita a metà

Casablanca, 1954 Si isola dal rumore dei bambini che giocano e le rimangono pochi suoni al giorno a cui aggrapparsi disperatamente. Raccoglie le rare voci che attraversano le pareti. Nel giro di pochi mesi conosce tutti i vicini senza mai lasciare la stanza; sa che nell’appartamento accanto passano sempre dei creditori, ma invano, poiché il suo vicino non ha intenzione di pagarli. «Neanche se mi strappano gli organi dal corpo e poi mi fanno fuori» lo sente dire alla moglie quando i creditori se ne sono andati. Quando sente frasi del genere, le sembra di essere parte delle storie e dei segreti...
Translated from NL to IT by Francesco Panzeri
Written in NL by Aya Sabi

Domani

Distesa sulla schiena, nel dolce conforto delle lenzuola, con gli occhi fissi su un punto invisibile del soffitto, Carlota tentava a fatica di regolare la respirazione, che era rimasta alterata da quando il sogno agitato che stava facendo l’aveva svegliata. Non si ricordava più cosa stesse davvero sognando, soltanto della sensazione disperata che l’aveva costretta a destarsi. A partire da quel brusco risveglio nel cuore della notte, cercava – in tutti i modi di cui era a conoscenza e di cui si ricordava – di abbassare il ritmo cardiaco. Senza risultato, fino a quel momento. Si arrese, tirò giù...
Translated from PT to IT by Elisa Rossi
Written in PT by Patrícia Patriarca

Residence

Appartamento 11  IL BAMBINO  Quel bambino, guardatelo bene.   Ogni estate, quel bambino, ha un anno in più.   Ogni estate, il colore castano dei suoi capelli è alleggerito dal sole in  un rosso tenue, dai chiari riflessi. Ogni estate, al mattino, gonfia le gomme  della sua bmx e pedala all’interno del Residence, lungo il recinto in pietra  dietro cui si nasconde e spia i coetanei scalciare un pallone sul campo di  terra battuta. Urlano parolacce di ogni tipo. Parolacce che il bambino non  ha mai detto.  Il Residence comprende due palazzine di tre piani, identiche. L’una  il riflesso dell’altra...
Written in IT by Maurizio Amendola

La casa di Haifa

Alcuni mesi dopo 12 agosto «Mohammad, tra mezz’ora tieni il telefono a portata di mano. Credo di averla trovata!» Balzo giù dal letto, mi vesto in preda all’agitazione il più rapidamente possibile e mi lascio l’ostello alle spalle. Rapido. Come se cambiasse qualcosa se arrivo alla casa con cinque minuti di anticipo o di ritardo. Percorro quasi correndo la discesa che conduce al porto, sospesa tra l’odierno quartiere ebraico Hardar Carmel e l’ex quartiere palestinese Wadi Salib. Faccio in tempo a sentire lo stridio di una sega che forse taglia del ferro. E anche galli e galline. Insolito. Odo...
Translated from SL to IT by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Andraž Rožman