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Welcome to our publication platform! You can browse and search for stories and samples from all our writers. Thanks to our translators, each story is available in Czech, Dutch, Italian, Polish, Portuguese, Romanian, Serbian, Slovene and Spanish. Throughout the years, this platform is becoming a growing archive of European literature by the future generation of literary artists. We're sharing stories beyond barriers.
La Metro
Lunedì mattina sentì la metro entrare in stazione non appena introdotta la tessera nel dispositivo e, sebbene non fosse in ritardo e anche se lo fosse stato, non c'era alcun problema, tuttavia fu colto dall’improvviso desiderio di prendere quella metro, un desiderio che non era tanto una voglia, quanto una bizzarra smania di vendetta, e si scaraventò giù per le scale. Successe però una cosa molto strana. Come si suol dire, nel momento in cui muori, che la vita intera ti passa davanti agli occhi, in quei pochi secondi, quanti ne servirono a T. per salire tutti i gradini, gli passò per la mente ...
Translated from
RO
to
IT
by Maria Alampi
Written in RO by Cătălin Pavel
Distorti
Quella sera mi chiamava, e non sembrava avere alcuna intenzione di smet tere.
‒ Mamma. Mamma!
Lo diceva così, offrendolo a me e alla stanza mentre questa si ritirava in un’oscurità di cera, piena di giocattoli (la sua unica proprietà). Strillò ancora, molto più forte, e allora distolsi lo sguardo e accarezzai il bicchiere di whisky, proprio sul fondo, finché l’umidità non passò sulla punta del mio dito.
La parola era ben cucita al suo cervello fin da quando era piccolo. Rimasi immobile a guardare la forma iridata e caparbia della goccia. Non era certo un crimine lasciare che imparasse ...
Translated from
ES
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IT
by Valeria Parlato
Written in ES by Matías Candeira
Gerico
[…]
I
[…]
La fattoria, così la chiamavano, si ergeva solitaria su un altopiano in cima a una bassa collina. Era una cascina di due piani, una costruzione in legno, rettangolare, stretta e lunga.
Dalla grande finestra del piano superiore, seduto sulla sedia a dandolo in corridoio, Jens osservava la campagna che si stendeva oltre il fiume. I suoi piccoli occhi neri non smettevano di muoversi, perlustravano l'orizzonte avvolto nel buio, attenti a qualsiasi dettaglio sospetto. Elia e Natan sedevano a terra, al suo fianco, giocando con dei modellini di macchine arrugginiti.
Si sentivano i rumo...
Written in IT by Fabrizio Allione
Non lo ero, ma ora lo sono. Sensibile a ogni variazione atmosferica.
Il vento soffiava la neve prima sul viso, su una sponda del canale, e poi, raggiunto l'altro lato del ponte, sulla schiena, cosa che nel complesso era abbastanza piacevole. Da quella parte il paesaggio si vede anche meglio, senza bisogno di strizzare gli occhi. Il canale non è ancora del tutto ghiacciato, ma lo sarà nel giro di un paio di giorni. È quasi certo. Inizialmente sembrava un'illusione ottica, ma poi si è fatta sempre più nitida l'immagine di un cigno intento a scavare un buco nella superficie semighiacciata, proprio in mezzo al canale. Si impegna e apre una breccia, poco alla volta,...
Translated from
SR
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IT
by Sara Latorre
Written in SR by Marija Pavlović
La ragazza che ascoltava gli uccelli
Certe volte diventa davvero intollerabile. Questo loro fragoroso becchettìo mi ha svegliata. E come se non bastasse, si sono anche messi a litigare per il boccone più ghiotto, altro che riaddormentarmi. Si sente proprio tutto, malgrado i doppi vetri e gli infissi ben serrati. Quello lì vorrebbe un seme di zucca, quell’altro preferirebbe i semi di lino per la loro simpatica croccantezza, i più giovani s’ingozzano voraci di pane sbriciolato, mentre le femmine non ne vogliono sapere delle palline di grasso. Chi l’avrebbe mai detto che tordi bottacci, pettirossi, cinciarelle e verdoni non so...
Translated from
SL
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IT
by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Agata Tomažič
Non voglio essere un cane
Eliminare le pene d’amore, digito. Adesso deve finire. Vedo storie di persone, ma io non voglio storie, voglio soluzioni, non compassione. Trasformazione, digito. Secondo Google, la trasformazione è presente nella matematica e nella genetica. Scelgo la seconda, prendendo così la mia prima decisione. Sono stanca di questo corpo che è già stato baciato da troppe persone, che forse è stato rovinato, l’ho trattato senza scrupoli, con troppa leggerezza, deve sparire, cambiare, e in meglio. Trasformazione genetica. Sullo schermo lampeggia «dieta depurativa». Trasformati in una nuova versione di te. ...
Translated from
NL
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IT
by Olga Amagliani
Written in NL by Alma Mathijsen
Comunione
– Sarà qui?
– Sul bigliettino c’è scritto questo indirizzo, ti dice niente? – Questo me lo ricordavo come uno spiazzo. Sarebbe più facile se sa pessimo il nome del ristorante.
– Te l’ha dato quando ti ha telefonato.
– Deve essere qui. Ci sono parecchie macchine, – risposi mettendo la freccia, deciso a parcheggiare.
– Chiama tua sorella e ci togliamo ogni dubbio.
– Non l’ho conservato perché pensavo che non saremmo venuti. Non conosco nemmeno la bambina.
– Sono stati gentili a invitarci. Può essere un buon momento per te per... insomma…
– Lo so, lo so, – tagliai corto, non ero in ven...
Translated from
ES
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IT
by Valeria Parlato
Written in ES by Roberto Osa
Un angelo
– Sssh, guarda che viene.
Le persone trattengono il respiro e non si muovono, raccolte nell’an drone. Davanti a loro, passa una donna dentro un soprabito verde, con borsa, scarpe e guanti di pelle di serpente. I suoi tacchi emettono un suono acuto e dai suoi capelli, stretti in uno chignon, pendono alcune ciocche. L’area pedonale è piena di gente, uscita a far compere, ma la donna è una nota discordante, col suo lusso fuori dal comune. Nonostante ciò, nessuno le fischia, anzi alcune persone si spostano dalla sua strada quando la vedono arrivare.
– Dai, ora, – bisbiglia l’uomo più grand...
Translated from
RO
to
IT
by Maria Alampi
Written in RO by Anna Kalimar
Finalmente hai una stanza tutta per te
Sto scomodo, ma non mi azzardo a muovermi per non svegliarti. Mi stiro la schiena e allevio il dolore. Sto mezzo seduto sul bordo del letto, lasciando il materasso a tua disposizione. Sei caduto in un sonno profondo e ne ap profitto per accarezzarti i capelli con dolcezza. Non ti piace che lo faccia quando sei sveglio.
Era sul divano che mi rifacevo. Quando stavi per crollare dal sonno, cullato da un giorno di giochi e scorribande, ti mettevo a guardare i cartoni animati. In quei momenti ti riempivo di coccole. Accettavi le mie carezze solo perché eri in uno stato di semicoscienza. Ti l...
Translated from
PT
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IT
by Francesca Leotta
Written in PT by João Valente
Il ponte
Tutte le stazioni dei treni hanno un orologio. A dire il vero, ne hanno più di uno. Sopra la biglietteria c’è quello principale. Poi, nell’area partenze, ci sono quelli più piccoli. Quelli utili, perché complici della nostra pigrizia nel tirar fuori il cellulare dalla tasca o nel consultare l’orologio al polso. I bambini rimangono affascinati da questi orologi. La lancetta dei secondi che ruota senza sosta finisce per essere l’unica occasione in cui riescono a vedere il tempo che passa. La osservano salire e, man mano che assume la posizione verticale, i loro cuoricini battono più in fr...
Translated from
PT
to
IT
by Francesca Leotta
Written in PT by João Valente
La casa di Haifa
Alcuni mesi dopo
12 agosto
«Mohammad, tra mezz’ora tieni il telefono a portata di mano. Credo di averla trovata!»
Balzo giù dal letto, mi vesto in preda all’agitazione il più rapidamente possibile e mi lascio l’ostello alle spalle. Rapido. Come se cambiasse qualcosa se arrivo alla casa con cinque minuti di anticipo o di ritardo. Percorro quasi correndo la discesa che conduce al porto, sospesa tra l’odierno quartiere ebraico Hardar Carmel e l’ex quartiere palestinese Wadi Salib. Faccio in tempo a sentire lo stridio di una sega che forse taglia del ferro. E anche galli e galline. Insolito. Odo...
Translated from
SL
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IT
by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Andraž Rožman
Residence
Appartamento 11
IL BAMBINO
Quel bambino, guardatelo bene.
Ogni estate, quel bambino, ha un anno in più.
Ogni estate, il colore castano dei suoi capelli è alleggerito dal sole in un rosso tenue, dai chiari riflessi. Ogni estate, al mattino, gonfia le gomme della sua bmx e pedala all’interno del Residence, lungo il recinto in pietra dietro cui si nasconde e spia i coetanei scalciare un pallone sul campo di terra battuta. Urlano parolacce di ogni tipo. Parolacce che il bambino non ha mai detto.
Il Residence comprende due palazzine di tre piani, identiche. L’una il riflesso dell’altra...
Written in IT by Maurizio Amendola
L’Affitto
Le mie dita, indurite dal lavoro e dalla vecchiaia, mi graffiano gli zigomi ogni volta che asciugo le lacrime che continuano a cadere. Sono sicura che il mare non abbia fine e non capisco, se già mi sento morta dentro, da dove arrivino sempre nuovi dolori. Non dovrebbe esserci pace, quando tutto finisce?
Io il mare non l’ho mai visto, ma i sentieri so come si percorrono. L’acqua nessuno la ferma, che tanto va sempre dove vuole andare, ma io posso indirizzarla e approfittare della sua impetuosità, prima che fugga di nuovo e vada là, oltre i confini, a riempire i vuoti della mia ignoranza. Non ...
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PT
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IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Daniela Costa
Il sole quando cade
I
Il mattino dell’11 luglio 1978 un camion parte con un carico di propene li quido in direzione di Barcellona. Il camion proviene da una piccola città della Catalogna ed è guidato da un autista con due grossi baffi nel mezzo della sua faccia lucida. Sono vent’anni che guida lo stesso mezzo per conto
della stessa società, e conosce a memoria la rete stradale spagnola. Per evi tare le autostrade a pedaggio sceglie sempre le strade nell’entroterra.
Le bombole del gas non dovrebbero stare a lungo sotto il sole, meno che mai una bombola enorme che contiene venticinque tonnellate di propene ...
Translated from
NL
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IT
by Antonio De Sortis
Written in NL by Joost Oomen
Famous Blue Raincoat
And you treated my woman to a flake of your life,
And when she came back she was nobody’s wife.
(Leonard Cohen, Famous Blue Raincoat)
In una roulotte sperduta nel deserto, un uomo tiene fra le mani una lettera. Osserva con insistenza la conclusione: «Distinti saluti, L.C.». Sembra la classica chiusura di una lettera d’affari. L’ha letta d’un fiato e dopo tante frasi decisive, appassionate, scritte con lo scopo di fare il bilancio di tutta una vita, quello che più lo stupisce è: «Distinti saluti, L.C.». Asettico. Tanto impersonale quanto una sentenza di morte in bocca a un giudice. È in viol...
Translated from
ES
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IT
by Ilaria Garelli
Written in ES by Aixa De la Cruz Regúlez
'Come si può misurare il tempo?'
Come si può misurare il tempo? È possibile comprendere veramente questa categoria del pensiero e della realtà, che ci sfugge continuamente nel momento stesso in cui cerchiamo di percepirla? Nel nostro mondo, in cui orologi e calendari sono accessibili in pochi secondi a chiunque, è difficile immaginare che cosa significasse vivere senza sapere il momento, l’ora, il giorno in cui ci si trovava. Ancora ai tempi dei nostri nonni, soltanto i più ricchi e i più istruiti potevano leggere un giornale e possedere un orologio da taschino: per quanti vivevano e lavoravano nelle campagne, la percezione d...
Written in IT by Fabio Guidetti
Note sulla vita di Frances Donnell
Prologo
Nel 1945, Frances Donnell, scrittrice e rinomata avicoltrice, nacque negli Stati Uniti. Nel 1983 finse di morire di lupus, malattia che la tormentava fin dalla giovinezza. Mesi dopo il suo tentativo, si scoprì che erano state tutte dicerie. In seguito a una piccola polemica, di cui tratteremo al momento opportuno, Frances rimase nell’anonimato per alcune decadi. Già nel XXI secolo, arrivò in Spagna con il fardello della malattia, che aveva continuato a opprimerla, alle spalle. Soleva dire di aver lasciato il suo paese nel momento in cui era diventata troppo vecchia per sedersi e scriv...
Translated from
ES
to
IT
by Ilaria Garelli
Written in ES by Adriana Murad Konings
L'Impero Romano e la crisi dei rifugiati (370-410 d.C.)
Perché cadde l’Impero Romano? Questa domanda ha tormentato la civiltà europea per tutta la sua storia, accompagnata (in modo talvolta esplicito, talvolta sottinteso) dalla riflessione sulle conseguenze che quell’evento lon tano ha sul presente. Impressionati dai resti monumentali di Roma e for mati sulla sua eredità immateriale, abbiamo guardato con ammirazione alle sue conquiste economiche, tecnologiche e culturali: e ci siamo chiesti quale sarebbe stata l’evoluzione della civiltà occidentale, qualora il crollo dell’Impero non avesse modificato le condizioni di vita individuali e ridi me...
Written in IT by Fabio Guidetti
L'evoluzione di un dente
Ancora 47 notti
L’igienista mi toglie il raschietto dalla bocca.
«Vedi?» chiede, quasi orgoglioso.
Sul raschietto c’è uno strato di saliva grigiastra.
«Questo viene dalla tasca».
Una strana parola per un buco tra la mia gengiva e l’ultimo molare. Una tasca dà l'idea di qualcosa di grande, qualcosa in cui puoi tenere le chiavi, magari anche del gel disinfettante o un telefono. Nella mia tasca ci sono solo dei resti di cibo triturato, vecchi di qualche mese.
Poco dopo arriva anche il dentista e indica la mia mascella sullo schermo del computer. Il dente del giudizio in basso a destra si è...
Translated from
NL
to
IT
by Olga Amagliani
Written in NL by Alma Mathijsen
Cambiamento
«Voi prendete l’ascensore, io scendo per le scale» esclama il giovane dottore e si precipita giù facendo tre gradini alla volta. Non può non farcela.
Qualche settimana prima, la madre che aveva appena partorito si rivolse al pediatra: il bambino piangeva di continuo.
Alla prima visita si sentì dire: «Signora, gli dia da mangiare tutto in una volta, alla fine si calmerà».
Nel secondo ambulatorio le dissero: «Non è che una colica. Lei elimini i fritti, il suo latte migliorerà e il bambino smetterà di strillare così».
Nello studio privato il medico si mise soltanto a ridere: «Perché mai n...
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PL
to
IT
by Giulio Scremin
Written in PL by Joanna Gierak Onoszko